Il primo ottobre 2018 alle ore 12,00 vi sarà l’evento della donazione di MatematicArte, 23 pittosculture realizzate dall’artista lucano Salvatore Sebaste. Dette opere, acquisite con determina 31-10-2017 dal Politecnico di Milano, saranno esposte presso il Campus Bovisa del Politecnico di Milano, edificio BL28, nella Biblioteca Bovisa La Masa, in Via Lambruschini, 4 Milano.

Per l’occasione l’Azienda di Promozione Turistica della Regione Basilicata donerà ai giovani studenti un catalogo dell’evento.

Interventi:
Federico Bucci, Dipartimento di Architettura, Ingegneria delle Costruzioni e Ambiente Costruito; Roberto Cifarelli, Assessore alle Attività Produttive Regione Basilicata, Mariano Schiavone, Direttore Generale dell’APT Basilicata, Domenico Tataranno, sindaco di Bernalda-Metaponto, ove visse e mori Pitagora.

Anni di ricerca hanno portato Salvatore Sebaste a tradurre il linguaggio matematico in forme visive che suscitano curiosità e interesse ad approfondire l’evoluzione della specie umana. Le opere trattano le principali scoperte matematiche fino all’iperspazio contemporaneo.
Sono 23 le composizioni che l’artista ha realizzato per dare una visione d’insieme alle invenzioni che l’uomo ha fatto in 20.000 anni. Infatti, la prima opera è ispirata a una scoperta, fatta di recente, sul reperto, un osso di babbuino, datato al paleolitico superiore tra il 20.000 e 18.000 a.C. e rinvenuto in un villaggio di Ishango, nel Congo.

Tutti i lavori, accomunati dalla presenza di entità matematiche, eseguiti con tecnica mista e trattati con resine, sono impreziositi da terrecotte che richiamano il gusto e le suggestioni delle composizioni fittili della Magna Grecia, terra in cui è nato e vive il maestro.

Sebaste si muove con grande maestria nel rappresentare nei molteplici aspetti i suoi legami con la tradizione che nel tempo ne ha modificato immagine e ruolo. II carattere della sua produzione artistica passa, con estrema naturalezza, dalle pennellate tese, precise, nervose all’eleganza essenziale delle rappresentazioni finali. Queste ultime si fissano nello spazio e lo dominano senza limiti fisici precostituiti, in un’armonia esaltata dalla continua circolarità del movimento.

Sebaste scompone le forme secondo la migliore tradizione delle avanguardie e manifesta una notevole capacità espressiva nel rapido recupero dei volumi. Le masse assumono concretezza, sostanza di un linguaggio pittorico capace di costruire figure continuamente cangianti. Gli impasti di colore e la pennellata plastica sono espressione di una maturità ormai raggiunta, anche se perennemente e violentemente tormentata.